21.5.06

dio non esiste, ma c'è

Dio è l'unica entità che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
Baudelaire

Oddiodio, dice automaticamente Teresa quando vede alla televisione le cronache di fatti sconvolgenti che la colpiscono nel profondo. Sente l’istintivo bisogno di rivolgersi a qualcosa che è più grande di noi, che sta nel suo cuore e nel suo cervello. Perché il dio dei preti, dei cardinali, dei papi non esiste, non è mai esistito se non nella credenza popolare. Non potremmo vivere pensando che al di sopra di tutto ci sia una mente umana. Nel nostro intimo c’è qualcosa che ci fa pensare che c’è altro al di sopra delle debolezze umane. Lo vogliamo chiamare Dio, perché no? Ma esiste solo dentro di noi.
Milioni di anni fa l’uomo volle dare un corpo a questo essere superiore e nacquero gli idoli.
Furono il sole, la luna, gli animali, le pietre, ogni cosa poteva essere venerata e adorata. Per ogni cosa si provava amore oppure orrore o paura. E l’uomo dapprima incise le pareti della sua caverna con dei graffiti che avevano per lui un significato. Poi costruì dei rudimentali oggetti che furono le prime rappresentazioni di un essere da amare o da temere. Con ogni idolo nacque una leggenda, nacquero diversi modi di assicurarsi la sua benevolenza offrendogli amore o sacrifici. L’idolatria durò migliaia di anni, ogni agglomerato umano aveva il suo idolo, che fosse il sole o la luna o il fulmine o il mare. Col crescere delle civiltà primordiali queste rappresentazioni divennero sempre più precise, divennero rudimentali sculture, incisioni, disegni o altari. Col passare dei secoli ci fu chi si arrogò il compito o il diritto di autonominarsi custode di tali rappresentazioni. La terra era immensa ma poco popolata, era abitata da gruppi di uomini che avevano affinità secondo il loro aspetto, il loro colore o le condizioni ambientali. Erano tanti gruppi o popoli che non si conoscevano tra loro per assenza di comunicazione. I Maja non sapevano dei mongoli, i cinesi non sapevano dei neri, gli scandinavi non sapevano dei giapponesi, i lapponi non sapevano degli Incas.
Ma chi prima e chi dopo, tutti erano usciti dalle caverne, non abitavano più sugli alberi o sulle palafitte. Vivevano di caccia e pesca e dei primi frutti della terra. Cominciarono a vivere nelle tende, nelle capanne e poi a costruire delle case, ma passarono millenni prima delle grandi migrazioni e della navigazione. Passarono altri secoli e i vari gruppi o popoli cominciarono a conoscersi. Scoprirono l’esistenza dei vari idoli ma ogni popolo considerava degni di essere adorati soltanto i propri. Gli egizi adoravano il Sole, i greci adoravano Giove, ogni popolo aveva un essere supremo da adorare. Così nacquero le religioni. Ogni religione aveva le proprie leggi che venivano seguite e alle quali bisognava obbedire. Ultimo arrivato, il cristianesimo che si opponeva alle leggi dei romani che erano praticamente quelle degli ebrei. Ma per affermare il cristianesimo fu necessario opporsi allo strapotere dei romani. . Quanti cristiani sacrificati nel colosseo! Contemporaneamente i cristiani sognarono che il loro dio o idolo avesse sembianze umane e avesse mandato sulla terra il figlio che chiamarono il nazzareno, che avrebbe dovuto salvare l’umanità. L’esistenza e la crocifissione di Gesù è abbastanza ben documentata da documenti storici, anche se ovviamente non è provato che fosse il figlio di dio. Perciò uscirono dalle catacombe per inventare questa affascinante favola di Gesù che faceva i miracoli che nessuno ha visto ma di cui si è solo letto o sentito parlare. Per rafforzare maggiormente la grande favola di Adamo ed Eva che non aveva nessun fondamento logico perché l’uomo esisteva da millenni, sentirono il bisogno di scrivere i vangeli che nei secoli, cambiando spesso autori ed opinioni, cercavano di far passare per vera la storia di Gesù. L’invenzione dei dogmi serviva a fare in modo che nessuno si ponesse delle domande. Per essere in grazia di questo potente dio bisognava accettarli, credere e non discuterne mai. Emersero grandi e diabolici cervelli che videro la possibilità di acquisire un grande potere sfruttando la credulità dei fedeli e cercando di abbattere con ogni mezzo i loro detrattori. Molti cristiani furono sacrificati nelle arene, tuttavia il loro numero crebbe perché la grande favola aveva il suo fascino e divennero tanti e sempre di più, finchè la massa acquisì una tale forza che nessuno osò opporsi alla sua strapotenza. I papi furono i potenti capi di questa nuova religione e affermarono la loro supremazia eliminando gli oppositori con ogni mezzo. Gli orrori dell’Inquisizione fecero crollare con la ferocia gli ultimi oppositori. Quanti innocenti bruciati sul rogo. Quante torture durante l’Inquisizione. . Quanta malvagità.
Nei secoli il papato si arricchì materialmente nei modi più svariati, con guerre, alleanze, tradimenti e compromessi, con ogni mezzo lecito o illecito. Ebbe potenti eserciti che andarono anche per mare a rapinare e distruggere inermi popolazioni e civiltà. Il cattolicesimo dilagò in Europa e poi nel mondo, cercando di arricchirsi sempre più. La favola del Redentore funziona ancora con le inermi popolazioni più povere che finiscono per subire il fascino di questo cosiddetto dio, ricco e potente, piuttosto che i loro poveri idoli di legno. Come non bastasse i papi hanno fatto mercimonio dell’immagine di questo messia inondando il mondo del crocifisso e facendolo rappresentare dai più grandi pittori e scultori delle cui opere traboccano le loro chiese e i loro musei, creando una ricchezza incalcolabile.

Ma le religioni sono il veleno dei popoli, basta pensare alle crociate, all’odio tra musulmani e indù, tra cristiani e musulmani, tra israeliani e palestinesi, tra cattolici e protestanti, tra greci e turchi, in ogni conflitto c’è uno sfondo di odio in cui la religione ha il suo peso. Il nazismo voleva sterminare gli ebrei, ora i palestinesi e gli iraniani vorrebbero sterminare gli israeliani, è una continua lotta tra chi vuole un solo dio, sia Allah con Maometto che nessuno ha mai visto, sia il dio dei cristiani con Gesù che è esistito solo nella fantasia degli evangelisti, per dare una base al potere temporale della chiesa.
Anche chi non sa molto di religione può osservare che dove c’è la religione c’è anche l’odio, la falsità e l’ignoranza. Tutti predicano bene ma razzolano male. “ Non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te” dovrebbe essere una legge universale, invece la corsa al potere e al danaro stravolgono le più elementari leggi della convivenza. I cattolici vogliono imporre questa fantomatica e controversa ora di religione ai bambini che, tenendo conto di quello che vedono nel mondo, serve solo a confondere loro le idee. A che cosa servirebbe, se non a raccontare loro le solite favole? Ai bambini si dovrebbe insegnare l’onestà, la gentilezza, l’educazione civile, la lealtà, l’altruismo, il rispetto, l’amore per il prossimo, non l’amore per un dio che non c’è, fino a prova contraria. Non è imponendo l’affissione di un crocefisso nelle scuole e in altri luoghi pubblici che può venire la fede ai giovani, ci vuole un esempio di umiltà e altruismo nel clero. E invece solo parole e parole.
E la farsa della confessione? Un assassino si va a confessare e dopo poco viene assolto da un prete e se ne va tranquillo e pulito. Il prete non dirà niente a nessuno, altrimenti nessuno si andrebbe più a confessare, qui sta l’inutilità e l’amoralità della confessione. E’ tutta una farsa grottesca. Anche i politici di tutti i partiti e di tutte le correnti dedicano molta attenzione alla chiesa e si guardano bene dall’inimicarsi il clero, anche prostrandosi davanti ai suoi rappresentanti e alle loro icone. Negli anni 60 il caso ha voluto che fossi in Vaticano in occasione del film sulle Olimpiadi, quando Papa Giovanni XXIII benendì gli atleti che vi partecipavano. I politici avevano formato una lunga fila per baciare l’anello del pontefice, ero a due passi, e mi sembrò piuttosto annoiato con Andreotti che parlottava e non si decideva a lasciare la mano. Fui anche dietro a una cinepresa dentro S. Pietro durante il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo in cui Giovanni XXIII rese la Chiesa meno rigida, più umana, e più moderna. Papa Paolo VI continuò nella stessa direzione.
Papa Giovanni Paolo II ha annullato il lavoro di anni facendo tornare la chiesa indietro di secoli. C’è chi propone di fare santo Giovanni Paolo! Perchè parlava per la pace e contro la guerra. Ci mancherebbe che avesse parlato a favore della guerra e contro la pace.Però ha fatto in modo che tutti i sacerdoti cattolici in USA consigliassero ai fedeli di votare per l’imperialista e guerrafondaio Bush che fu rieletto grazie a quei voti. E’ andato a confortare le vittime dello tsunami? No, erano tutti musulmani.Ai tempi delle Crociate i guerrieri armati fino ai denti andavano a combattere in Terra Santa, ora ci andava questo Papa nella sua Papamobile, trovava tutto pronto, palchi eretti, popoli esultanti, baciava qualche bambino precedentemente vaccinato, lavato, e disinfettato, celebrava una messa, benediceva tutti e se ne tornava in Vaticano a calcolare quanti fedeli c’erano in più, quanti nuovi cardinali poteva nominare, quanti nuovi santi poteva beatificare.
“Lasciate che i pargoli vengano a me” dicono che abbia detto Gesù. Con la campagna anti preservativi e contro il controllo delle nascite di questo Papa, in Africa, il numero dei pargoli aumentaerà certamente, anche se ne moriranno di AIDS centinaia di migliaia, resteranno sempre abbastanza bambini che potranno diventare dei fedeli cristiani. Che altro ha fatto questo Papa? La gia’ricchissima Opus Dei ha acquisito un potere illimitato, il suo fondatore è stato santificato
in tempo di record. Non si sa per quale merito. I preti pedofili. Le molestie ai bambini , in alcuni stati USA, sono state messe a tacere. Il cardinale Law è stato trasferito in Vaticano con la conseguente evasione da processi in USA e sono stati trasferiti tutti i documenti in Vaticano fuori dalla giurisdizione USA. Ma anche in Italia la pedofilia dilaga nel clero, notizia di questi giorni, diecine di parroci indagati per pedofilia, di cui molti condannati a pene detentive, le curie condannate a risarcire molti ragazzi tra i 10 e i 15 anni con cifre sostanziose. Risulta che in molti casi i vescovi al corrente dei fatti hanno tentato di coprire e mettere a tacere le responsabilità. Solo le denunce all’autorità giudiziaria hanno messo in movimento indagini approfondite che hanno portato a successive condanne.
Scomunica, su consiglio dell’allora card. Ratzinger , di tutti i teologi della liberazione in sud america, soffocamento di questo movimento progressivo anti multinazionali e per l’equità sociale. Conseguente concentramento delle ricchezze tra pochi potenti e perpetuazione della povertà e del lavoro infantile.
Scomunica , sempre per consiglio di Ratzinger, dei teologi progressisti in nord-Europa, annientamento di qualunque voce di dissenso e progresso all’interno della chiesa.
Oltretutto c’è un nuovo Papa che già comincia ad annullare i pochi progressi che aveva fatto fare alla chiesa il Papa precedente. Ogni tanto prova a sorridere ma più che un sorriso sembra un ghigno, ha avuto la sua vittoria riuscendo a farsi eleggere, dopo oltre vent’anni di attesa. Ora non perde occasione per andare in giro esibendo i suoi ricchi e variopinti paludamenti come un qualsiasi teatrante. Come a teatro, lo spettacolo deve sempre continuare, non si deve fermare mai. E come non bastasse, non c’è trasmissione televisiva a cui non partecipi qualche prete, anche quando si trattano argomenti che non hanno nulla a che fare con la religione.
Comunque è inutile sperare che qualcosa cambi, l’avidità di potere è profondamente radicata da secoli nella chiesa cattolica. Per concludere, non esiste alcuna prova dell’esistenza di un dio ne’ di un figlio che si sarebbe sacrificato per gli uomini.
Per cui il crocefisso non è altro che uno dei tanti idoli amati e adorati come sono amati e adorati gli idoli di tutte le altre religioni sulla Terra.