28.4.06

Andy (II elementare)

Il mio papa’.

Il mio papa’ non so come si chiama perche’ non l’ho mai conosciuto quando lo chiedo alla mamma lei dice che non ha importanza ma qualche volta mi dice che si chiama Mario, qualche altra volta John, una volta mi ha detto che si chiama Bob, ma io ho capito che se li inventa questi nomi perche’ forse non se lo ricorda e io non glielo domando piu’ perche’ se anche il papa’ non c’e’ io sto bene con la mamma che lavora lei e stiamo bene assieme nella nostra casetta col giardino piccolo dove crescono le bocche di leone che la mamma taglia e mette nel vaso sul tavolo ma io me lo immagino il mio papa’ che mi piacerebbe avere e penso quando la mamma va a lavorare la sera tutta elegante e io finisco i compiti e vado a letto dopo che ho visto la televisione che forse il mio papa’ era un calciatore e allora mi avrebbe portato con lui allo stadio a vedere come giocava bene o forse era un cantante o un suonatore di tromba che a me piacerebbe tanto suonare o forse giocava a pallacanestro per questo io sono il piu’ alto della classe pero’ forse non era uno importante come quelli che si vedono sui giornali che compra la mamma ma non fa niente va bene lo stesso se era un papa’ buono che ci portava la domenica al mare o a fare le passeggiate in campagna e mangiare i panini sull’erba come fa il papa’ di Carletto che una volta mi ha portato con loro e’ stato tanto bello giocare con la palla sul prato fino la sera che era buio e abbiamo perso la palla nel fosso, ma la mamma non mi lascia piu’ andare perche’ il papa’ di Carletto quando siamo tornati andava a zigzag perche’ aveva bevuto tanto e la sua mamma di Carletto gridava che correva troppo per questo dice la mamma e’ meglio stare a casa la domenica e’ piu’ sicuro che correre sulle strade dove ci sono tanti incidenti uno abbiamo visto con tante macchine schiacciate come barattoli della Coca Cola ha ragione la mamma pero’ lei lavora sempre la notte e di giorno deve dormire poverina per questo la domenica stiamo a casa solo una volta mi hanno preso la zia e lo zio ma i cugini non volevano giocare con me per questo non vado piu’ dicevano che faccio la lampada per via che ho la pelle un po’ scura e i capelli ricci o che sembro sporco ma io non faccio la lampada e sono pulito mi lavo sempre e sto bene a casa anche senza i cugini che vanno al diavolo e io gioco che mamma mi porta tanti giochi e altri faccio io con tante cose che prendo in cucina e suono la batteria insieme con la musica de la radio, pentole, coperchi, cucchiai, lattine vuote, bottiglie e bicchieri e passo il tempo cosi’ che forse quando saro’ piu’ grande potro’ suonare qualcosa veramente.