20.6.06

Un giorno qualsiasi in un’ora qualsiasi, una telefonata

“Martino, non è possibile, io conosco troppo bene Paola, sono certo, certissimo che non può aver detto di me una cosa simile, il nostro rapporto è sempre stato amorevole da parte sua e corretto da parte mia.”
“Ecco, appunto, Massimo, cosa vuol dire “corretto”, che lei ti ama o ti amava, e tu.. cosa cazzo vuol dire corretto, che non ti sei mai voluto sbilanciare, sesso e basta.”
“Martino, la storia è nata così e così è rimasta, affettuosa amicizia si chiama e lo trovo abbastanza giusto, io sto bene con Paola, mangiamo spesso insieme, frequentiamo gli stessi amici, andiamo al cinema, qualche volta dormo da lei, leggiamo gli stessi libri, insomma stiamo bene insieme, non vedo la ragione per sconvolgere la nostra routine che a me sta tanto bene”
“Martino, non ti è mai venuto in mente che una donna di classe come Paola, sempre elegante, colta, spiritosa. intelligente, potrebbe volere qualcosa di più di una storia di sesso?”
“Ma perché lo viene a dire a te, perché non lo dice a me, parliamo di tutto, abbiamo altri amici nelle stesse condizioni e lei non mi ha fatto mai capire che vorrebbe cambiare il nostro rapporto”
“Allora non capisci proprio un cazzo, caro Massimo, le donne non sono tutte uguali, ci sono quelle petulanti che dopo un po’ cominciano a parlare di matrimonio, e quelle di classe, come appunto è Paola, che non rompono le palle, ma sotto sotto vorrebbero un po’ di sicurezze, un rapporto stabile, vivere insieme all’uomo che amano anche senza parlare di matrimonio e in seguito, perche’ no, parlare di figli.” –
“Di figli, ma sei matto, non so se è un’ idea tua o di chi, ma di figli con Paola non si è mai parlato, lo sa benissimo che sono responsabilità, rotture di coglioni, hai mai pensato a come sono i ragazzi di oggi, sono rogne continue, da quando nascono fino a quando si levano dalle palle. Coi figli non vivi più, finito, stop! Cambia tutto, perciò non se ne parla proprio”.
“Ma se te ne parlasse Paola?
“Sarebbe finita, finita anche con lei, anzi, visto che sei il nostro migliore amico e ti diverti a fare l’ambasciatore, diglielo, diglielo proprio che la nostra storia è finita.”
“Sei sicuro, sei proprio certo, non ci vuoi ripensare?”
“No, sono proprio certo.”
“ Va bene.. allora ciao.”
“Ci vediamo”.

“Pronto.. Martino, sei tu?”
“Si, Paola,”
“Com’è andata?”
“E’ andata come prevedevo, appena ho accennato a bambini è andato proprio fuori di testa, al solo pensiero ha detto che è finita anche con te.”
“Che stronzo… non è possibile…se penso che gli ho dedicato degli anni, i miei anni migliori..”
“A chi lo dici..”
Paola rimane muta, ma dopo un po’ fa un lungo sospiro..
“Martino, sai cosa ti dico, ci vediamo domani da me, solita ora, e ne parliamo, buonanotte caro”.
“Buonanotte, tesoro… me lo fai trovare il risotto al limone?”

E.M.