Energia elettrica
L’idea mi è venuta una mattina in cui, salendo le scale della palazzina, ho visto su un pianerottolo uno dei condomini che pedalava con un certo impegno sulla sua ciclette. Ho pensato: “Ma guarda quanta energia sprecata, questo signore pedala al solo scopo di fare allenamento per tenersi in forma. Ma non è peccato non utilizzare tutta questa energia anche per qualche altro scopo? Di questi tempi non si fa che parlare dell’energia alternativa, eolica, biotermica, ecc, ma nessuno ha pensato a sfruttare l’energia umana.
La ciclette, lo jogging fatto sul tappetino rotante e tanti altri esercizi con le macchine che servono solo a diventare dei palestrati (che piacciono a tante donne) , non sarebbero altrettanto utili se tanta energia non fosse sprecata?
Cominciai con i miei figli a fare un progetto. Disegnammo una ciclette per tre persone che sarebbe servita a trasformare l’energia umana in energia elettrica. Abbiamo fatto delle prove per sapere qual’era il rendimento di un’ora di pedalate di una, due o tre persone. Abbiamo constatato che con l’aiuto di un volano della giusta misura ( il cerchione di un camion ) dopo un inizio un po’ faticoso per l’avviamento, l’inerzia del volano aiuta moltissimo il rendimento, in mezz’ora si può arrivare a caricare al massimo una batteria di grande capacità. Trasformando la corrente continua in alternata, sufficiente per l’illuminazione della casa, per il televisore e il computer. Le nostre ciclette sono fatte in modo che mentre si pedala si agisce anche sul manubrio, perciò si ottiene il massimo rendimento con la stessa fatica. Io e i miei ragazzi invece di andare in palestra facciamo tutte le mattine questi esercizi, perciò abbiamo una muscolatura molto sviluppata. Inoltre, producendo noi l’energia, siamo portati a usarla con più attenzione, niente luci lasciate accese inutilmente ed elettrodomestici usati più dell’indispensabile. Mentre pedaliamo cantiamo per darci il ritmo fino a raggiungere la velocità necessaria, poi chiacchieriamo del più e del meno e il tempo passa veloce. Poi una doccia con l’acqua riscaldata dai pannelli solari, e tutti a scuola e al lavoro. Il sabato pedaliamo un po’ di più per produrre la corrente sufficiente per alimentare gli elettrodomestici per tutta la settimana. Viene ad aiutarci per mezza giornata anche Abdul, un giovane senegalese che rimane poi a pranzo con noi. Lo paghiamo come un collaboratore domestico, e lui è felice di avere un introito fisso oltre ai suoi guadagni come venditore di borse e occhiali. Gli fa piacere pedalare con noi, si rende conto che fa bene anche al suo fisico. Inoltre spera che ci siano altre famiglie che abbiano la stessa iniziativa, ha chiesto in giro, ha trovato molti amici africani che sarebbero felici di pedalare un paio di ore al giorno per arrotondare i loro modesti guadagni,
La nostra bolletta della luce è di pochi euro a bimestre, non più di dieci. La società elettrica ha mandato un controllore per scoprire se la corrente la rubiamo e come. Ma questo tecnico si è dovuto rendere conto che tutto è regolare.
E noi continuiamo a pedalare.
E.M.