3.2.07

pensiero notturno

E’ l’una di notte, ho finito di vedere un inutile telefilm, ho spedito gli ultimi messaggi agli amici e mi preparo ad andare a dormire. Il letto è piacevolmente riscaldato dalla termocoperta, ho dato l’ultimo pasto della giornata alla mia Kika che ora dorme sul solito cuscino. Teresa già dorme da ore nel suo letto, controllo la chiavetta del gas, e mi ficco sotto la coperta. Leggo qualche pagina di questo noioso libro che mi fa da sonnifero. Poso il libro, spengo la luce e la termocoperta e sparisco sotto il morbido piumone. E’ il mio momento magico. Scorrono gli ultimi pensieri della giornata, l’automobilista che ha sterzato improvvisamente e mi ha quasi fatto cadere, quell’altro che non mi ha fatto passare sulle strisce pedonali, ma l’ultimissimo pensiero va a quelli, e non sono pochi, che non hanno una casa, non hanno un letto e dormono sui marciapiedi dentro i cartoni o sotto i ponti. E’ mai possibile che un paese ricco come l’Italia che piange sempre miseria ma ha il più alto numero di automobili pro capite, non trovi la maniera di sistemare nei dormitori questa povera gente, ci vorrebbe tanto a dare loro una sistemazione? Il ricco si pulisce la coscienza dicendo che sono loro ad aver scelto la strada, il politico ignora il problema, il prete ha già dato loro un piatto di minestra.
Perché mi sento in colpa sotto il mio piumone? Anch’io non ho fatto molto, ho riempito gli appositi contenitori di vecchie coperte e maglioni ma non ho la certezza che non finiscano a Prato per essere rigenerati e trasformati in capi di “Pura lana vergine”. Un altro pensiero va alle giovani che passeggiano seminude lungo le strade gelate di periferia in cerca di clienti, mentre i giovani pieni di coca tra poco usciranno dalle discoteche per andarsi ad ammazzare contro i pali della luce, ai panettieri che tra poco ricominceranno il solito lavoro notturno, ma almeno stanno al caldo.
Un altro pensiero va….

E.M.