29.4.06

Giovanni (III elementare)

Papa' Oreste

Oreste non era mio padre ma era anche meglio perche’ stava sempre con me lui mi aveva visto nascere e anche prima quando c’era la mia mamma che non c’e’ piu’. Lui mi diceva sono venuto qui che ero un ragazzo ho lasciato mia famiglia perche’ molti fratelli e molto poveri io adesso mando loro soldi cosi’ mangiano tutti li giorni, parlava un po’ strano ma era tanto buono e mi diceva sempre ti voglio bene Giovanni adesso che sei bambino perche’ dopo magari quando sei grande diventa stronzo come tuo padre io non lo posso dire perche’ e’ mio padre ma e’ un po’ vero, non stava mai a casa solo la sera qualche volta per mangiare ma con me non parlava mai, guardava la televisione e poi andava a letto. E invece sfotteva Oreste gli diceva devi portare una candela alla madonna che stai qui in questa bella casa calda invece che lavare i vetri delle macchine o pascolare capre nel tuo paese di morti di fame e Oreste stava zitto poi diceva ha ragione avvocato sono proprio fortunato. Quando mi veniva a prendere a scuola facevamo un gioco, dovevo indovinare che cosa aveva cucinato erano sempre cose diverse buonissime e io non indovinavo mai. Poi mio padre ha preso in casa una fidanzata prepotente che si e’ portata una tata rompiballe e hanno mandato via Oreste che non serviva piu’. E io sono tanto ma tanto incazzato che forse diventero’ stronzo come mio padre, come diceva Oreste.